Che dire se non un grande GRAZIE!I3BZK ha scritto:Cercherò di rispondere in maniera più semplice possibile. Il coerentum ed il radoneye usano tecniche differenti. Il primo usa dei sensori a semiconduttori che hanno una sensibilità inferiore a quella della camera di ionizzazione del radoneye da 200 ml. Il sistema del radoneie è da un punto di vista tecnico simile ai misuratori professionali (che peraltro sono prodotti dalla stessa ditta) da 1-2 litri ma dal costo tra le 20 e 30000 euro. La differenza di sensibilità tra il coerentum e radoneye è di circa 10 volte. Questo spiega perché con questo ultimo è possibile ottenere una misura valida, media di 6 punti, ogni ora. riguardo a i tempi di monitoraggio è chiaro che solo i tempi lunghi (mesi) possono dare una indicazione radiologica precisa di esposizione. In tal senso i sensori passivi sono sicuramente la migliore possibilità. Il monitoraggio a breve è invece fondamentale per cercare la fonte da dove proviene il radon. Giusto per stare in tema sono appena tornato dalla casa della mia collega contaminata dove ho fatto delle verifiche del fondo con una sonda pancake ed il theremino geiger come SW di integrazione su 30 minuti. Abbiamo scovato la possibile fonte di ingresso, un bagno a piano terra mentre il garage sotterraneo era la zona meno contaminata. Tanto per capirci a casa mia (5 km di distanza) il fondo è di 0.09 uSv/h mentre da lei nella zona più contaminata era intorno a 1.9 uSv/h. Tolto il fondo medio naturale di circa 0.09 (casa mia dove il radon è in tracce) risulta chiaro il contributo del radon. Con un dispositivo di misura veloce si possono verificare zone di contaminazione impensabili, come angoli poco ventilati o altro. Detto questo, come riportato nei messaggi precedenti, la ventilazione è fondamentale per la salubrità della casa anche a prescindere dal radon.
Quindi, sommarizzando, prima di ogni eventuale bonifica occorre una valutazione puntuale del contenuto medio di radon dei vari locali che possa dare una indicazione di come e dove intervenire e poi comunque una buona ventilazione. Come ho riportato nei messaggi precedenti ho fatto delle misure indoor a casa mia tramite un sistema di campionamento per sostanze volatili (SPME per chi sa che cosa è) ed uno gascromatografo con spettrometro di massa che consente l'identificazione dei vari componenti volatili. Ebbene, il campionamento indoor forniva una concentrazione di sostanze volatili anche di 10 volte maggiore rispetto all'esterno, e io vivo a ridosso di una zona industriale. Va quindi da se che la ventilazione è, a prescindere, indispensabile.
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