RADIONUCLIDI NELLE PIETRE ORNAMENTALI

walter m.
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Re: RADIONUCLIDI NELLE PIETRE ORNAMENTALI

Messaggio da walter m. » 01/12/2020, 21:50

la malachite radioattiva, che avete nominato da qualche parte, molto probabilmente può anche arrivare dal Congo. Di per se non è radioattiva come minerale, ma può avere degli uraniferi incastrati dentro. Io ne ho un paio di campioni dove si vede qualche cristallino giallo di billietite in mezzo al verde della malachite.



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max56fe
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Re: RADIONUCLIDI NELLE PIETRE ORNAMENTALI

Messaggio da max56fe » 02/12/2020, 8:44

ciao forum, si Walter penso anche io, la mia viene dichiaratamente dalla Cina e non so la località di ritrovamento, molto bella ma non si vede niente incluso, canta un po, 2130 cpm con SHP360, grazie però per la segnalazione


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cipndale
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Re: RADIONUCLIDI NELLE PIETRE ORNAMENTALI

Messaggio da cipndale » 02/12/2020, 14:35

[Local Link Removed for Guests] ha scritto: [Local Link Removed for Guests]
01/12/2020, 21:45
Se avete del fluoridrico è perfetto perchè riesce a sciogliere anche il quarzo. Poi per esperienza personale....potete provare a sbriciolare i vostri campioni con una semplice morsa da banco, ci mettete un piattino sotto e un panno sopra (para le schegge) e funziona abbastanza bene per un sacco di rocce. In merito alla scomparsa dell'attività dopo un bagno in HCl dell'autunute....non mi sono ancora fatto un'opinione, ma qualche idea campata per aria c'è.....
Walter, certo che il HCl e debole, l'avevo suggerito anch'io prima, pero suggerire il HF e veramente molto più pericoloso, anche della radioattività stesa.
So che il panico del principiante viene dalla radioattività in generale, ma quando veramente ci metti le mani inizi a capire che piuttosto devi fare attenzione agli acidi.



walter m.
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Re: RADIONUCLIDI NELLE PIETRE ORNAMENTALI

Messaggio da walter m. » 02/12/2020, 16:07

Walter, certo che il HCl e debole, l'avevo suggerito anch'io prima, pero suggerire il HF e veramente molto più pericoloso, anche della radioattività stesa.
So che il panico del principiante viene dalla radioattività in generale, ma quando veramente ci metti le mani inizi a capire che piuttosto devi fare attenzione agli acidi.
Sicuramente meglio un po' di radiazioni che gli acidi forti magari anche concentrati :D




walter m.
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Re: RADIONUCLIDI NELLE PIETRE ORNAMENTALI

Messaggio da walter m. » 02/12/2020, 20:57

[Local Link Removed for Guests] ha scritto: [Local Link Removed for Guests]
20/11/2020, 18:17
La risposta più veloce e semplice e' perché hai rotto il equilibrio secolare del sistema con il attacco acido. In quel particolar momento hai fatto andare via i Radon 222 e 219. Questi 2 isotopi sono il segreto di tutta la radioattività del uranio, perché sono loro che generano per il decadimento veloce (giorni) gli isotopi con decadimento ancora più veloce (<20 min) e che sono responsabili di quasi tutte le emissioni gamma (in particolare Bi 214 e Pb214). Questi ultimi 2 isotopi sono quelli che noi misuriamo con le nostre sonde geiger. Adesso in soluzione hai soltanto gli isotopi con lungo periodo di decadimento.
Vediamo se riesco a citare correttamente il messaggio :P

La domanda che mi pongo dopo la questa spiegazione è: se il sistema era chiuso (provetta tappata), liberando gli isotopi mediante attacco acido...non si dovrebbe misurare un picco di radioattività anzichè niente?
Il crollo delle misure potrebbe essere dato da un fattore di diluizione+ effetto schermante vetro e acqua?



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Re: RADIONUCLIDI NELLE PIETRE ORNAMENTALI

Messaggio da max56fe » 03/12/2020, 8:41

ciao forum, io da perfetto ignorante ho pensato che "tornando indietro" con la reazione chimica avevo liberato Rn e che non lo misuravo per via dello spessore del vetro circa 4 mm. quindi in presenza di una sonda NAI sensibilissima ho tolto il tappo per misurarlo ma niente Rn.............. altro non so, rifaremo la prova in parallelo e vedremo cosa succede, l'unica cosa che non ho misurato è stato l'eventuale aumento di temperatura e quanta, forse tutta l'energia è finita li, al tatto non avevo sentito praticamente niente, provetta a temperatura ambiente dopo circa 30 min. però , eravamo in luglio/agosto


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Re: RADIONUCLIDI NELLE PIETRE ORNAMENTALI

Messaggio da I3BZK » 07/12/2020, 20:29

[Local Link Removed for Guests] ha scritto: [Local Link Removed for Guests]
20/11/2020, 18:17
La risposta più veloce e semplice e' perché hai rotto il equilibrio secolare del sistema con il attacco acido. In quel particolar momento hai fatto andare via i Radon 222 e 219. Questi 2 isotopi sono il segreto di tutta la radioattività del uranio, perché sono loro che generano per il decadimento veloce (giorni) gli isotopi con decadimento ancora più veloce (<20 min) e che sono responsabili di quasi tutte le emissioni gamma (in particolare Bi 214 e Pb214). Questi ultimi 2 isotopi sono quelli che noi misuriamo con le nostre sonde geiger. Adesso in soluzione hai soltanto gli isotopi con lungo periodo di decadimento.
Spiacente ma il discorso non regge. Secondo te, allora, l'uranio metallico non dovrebbe emettere radiazione gamma eppure un po' ne emette. La rottura dell'equilibrio secolare al limite può produrre una lieve riduzione dell'attività per eliminazione delle poche ppb (o ppt) di Rn ma non certo di 214 Pb e 214 Bi che non sono volatili. E' più verosimile che la diminuzione di attività, come anch'io ho scritto, sia dovuta all'effetto diluizione + vetro.



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Re: RADIONUCLIDI NELLE PIETRE ORNAMENTALI

Messaggio da cipndale » 07/12/2020, 22:19

[Local Link Removed for Guests] ha scritto: [Local Link Removed for Guests]
07/12/2020, 20:29
Spiacente ma il discorso non regge. Secondo te, allora, l'uranio metallico non dovrebbe emettere radiazione gamma eppure un po' ne emette. La rottura dell'equilibrio secolare al limite può produrre una lieve riduzione dell'attività per eliminazione delle poche ppb (o ppt) di Rn ma non certo di 214 Pb e 214 Bi che non sono volatili. E' più verosimile che la diminuzione di attività, come anch'io ho scritto, sia dovuta all'effetto diluizione + vetro.
U emette gamma pero devi avere un può di pazienza per rilevarli partendo da qualche gramo di materiale, e sicuramente un tubo geiger non e' lo strumento adatto. La mia risposta e' stata tarata sul sistema di riferimento stabilito da max.
Infatti, la maggior parte dei gamma che ci aspettiamo a vedere con un setup simile a quello che ha usato max sono proprio quei pochi ppb/ppm di Ra, Bi e Pb. Come forse sai l'uranio viene identificato tramite il pico del Bi a ~1.7 MeV e non tramite i suoi gamma (più tosto del 235U) che sono tutti sepolti nel background e Compton, come si nota dallo spettro allegato. Ho segnato i pichi del 235U e' come si nota sono tutti trascurabili acanto quelli del Bi e Pb. Chi avrebbe mai pensato? :lol:
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Ultima modifica di cipndale il 07/12/2020, 23:19, modificato 1 volta in totale.



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Re: RADIONUCLIDI NELLE PIETRE ORNAMENTALI

Messaggio da cipndale » 07/12/2020, 22:30

E per farmi capire allego uno zoom della zona dove 235U emette il pico gamma più forte (a 185.71) e, come si nota, questo pico viene letteralmente seppellito da quello del Radio 226 a 186.1 kev. Se vuoi possiamo continuare a fare zoom su quel pico per vedere quanto influiscono i gamma del uranio sulla simmetria del pico.
In fatti questa e' la misura (nella regione 180 kev) che intendevo di fare insieme a max, e volendo anche altri, con la ripresa del'esperimento.
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